sabato 27 ottobre 2012

Salone del Gusto e Terra Madre 2012: i cibi che cambiano il mondo a Torino dal 25 al 29 ottobre



Quest’anno, per la prima volta, Salone del Gusto e Terra Madre sono una cosa sola: un unico grande evento che si svolge dal 25 al 29 ottobre a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Con l’edizione 2012, le due manifestazioni completano un percorso tracciato sin dal 2004 - l’anno in cui è nata Terra Madre, la rete mondiale tra le comunità del cibo - e, insieme, raccontano la straordinaria diversità agroalimentare di ogni continente, dando voce a chi coltiva, alleva e trasforma i suoi prodotti. La grande novità di quest’anno è, quindi, che la rete delle comunità del cibo di Terra Madre si apre all’incontro con il pubblico arricchendo tutto il Salone del Gusto: in questo l’evento diventa davvero unico.

Cibi che cambiano il mondo è il tema che sintetizza il Salone del Gusto e Terra Madre 2012. Le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi testimoniano come si possa rivoluzionare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo, dimostrando che possiamo fare qualcosa di buono per la nostra salute, l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità. Come immagine di questa edizione abbiamo scelto un alimento simbolo del cambiamento: la mela di Newton. Per noi è anche un invito a usare la testa nelle nostre scelte alimentari.

martedì 23 ottobre 2012

Il Raboso Piave di Cecchetto

                                                                          

L’azienda Cecchetto a Tezze del Piave produce uno dei vini dal carattere più aggressivo, più tenace, più forte.

ll Raboso Piave dimostra il suo carattere già in vigneto avendo un ciclo vegetativo molto lungo: germoglia per primo ed è una delle ultime uve ad essere raccolta. Questo lo rende un vitigno unico, fra i più tipici della DOC Piave, quasi estremo, e forse per questo lasciato in disparte, perché intimorisce per la sua natura forte e rabbiosa.

A questo straordinario vino è stato anche dedicato un inno, vero e proprio simbolo di identità, che ricorda la storia del territorio, le persone e la vita del Raboso Piave.

Per Informazioni:   info@rabosopiave.com

Zucca 1000 usi



La zucca, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, è un frutto principalmente autunnale utilizzato molto spesso anche come decorazione, ma è in cucina che da il meglio di se. La zucca infatti può essere impiegata in numerosi piatti, dall’antipasto al dolce.  Molto famosi gli gnocchi di zucca o ravioli ripieni, ma anche le torte e i risotti di zucca, per non parlare del pane. Un proverbio sulla zucca recita: “Cucinala come vuoi, ma sempre zucca rimarrà”. Si può definire un ingrediente componibile, giocare con gli abbinamenti e sprigionare la fabtasia.Un piatto da provare è sicuramente quello delle tagliatelle con la zucca, primo leggero e delicato. Per renderlo più sostanzioso potete aggiungere un terzo ingrediente a piacere, come la salsiccia o i funghi.

Sbizzarritevi!!

sabato 13 ottobre 2012

365 giorni all'anno di peperoni

              

Giallo, Rosso e Verde, di forma affusolata o più tozza, piccante o dolce: il peperone, utilizzato durante tutto l’anno, è uno dei vegetali più gustosi in assoluto per rendere un piatto unico. Il peperone si presta ad essere utilizzato crudo o cotto, ma sempre più viene anche conservato sottolio o sotto aceto: un modo originale per avere sempre l’estate in tavola, specialmente in questo periodo, dove si riscoprono i sapori autentici, della tradizione. Da non dimenticare la versione secca, che viene conservata in appositi barattoli di vetro. La storia di questo frutto, arrivato in Italia nel XVI secolo, è antica e il tempo ha reso la selezione sempre più ristretta, tanto che oggi in Italia è molto difficile trovane varietà piccanti.

In Italia, ad oggi esistono due specie protette dai disciplinari IGP e DOP: il peperone di Senise, IGP dal 1996, è tipico delle province di Potenza e Matera; mentre il peperone di Pontecorvo è DOP dal 2010. Ad essere conosciuti non sono solamente le varietà protette dai disciplinari: il Piemonte coltiva fin dall’inizio del 900 quattro varietà di peperoni: il Quadrato – cubico con quattro punte -, il Corno o Lungo – cono molto allungato che vanta anche il presidio Slow Food -, il Trottola – a forma di cuore – e il Tomaticot – tondeggiante -.

Possiamo definirlo un alimento per 365 giorni all’anno declinato in varie preparazioni e vari condimenti, si presta ad un sugo per un primo piatto, come accompagnamento per un secondo e per colorate insalate!