domenica 9 dicembre 2012

Noci & Fantasia

Comunissima nelle nostre tavole, specialmente in questo periodo, la noce non ha origini europee, come molti credono. Questa pianta, introdotta in Europa in epoca antichissima, può raggiungere i 20 metri d’altezza. La noce,è ricca di Sali minerali e di acidi grassi (utili per combattere il colesterolo) ed è un alimento molto calorico. Anticamente, il suo olio, nato per essere utilizzato per l’illuminazione, è stato poi utilizzato sia come medicinale e sia come condimento nei periodi di guerra, quando non era possibile acquistare quello di oliva era irreperibile o per i prezzi proibitivi.

Questo prodotto ha molteplici usi. Può essere aggiunto al sugo per la pasta, insalate, ottimo abbinamento con formaggi e pere, fichi e mele.

walnut


Pappardelle noci, mascarpone e pere

Questo piatto non è sicuramente dei più leggeri, ma è un’ottima alternativa ai sughi comuni.Per prima cosa preparate le pappardelle. La pasta fatta in casa è veloce da preparare, semplice e..economica! per ogni etto di farina aggiungete un uovo, un pizzico di sale e un filo di olio d’oliva extravergine. Impastate, tirate e tagliate la pasta scegliendo l’altezza che più preferite, l’ideale è non superare i 2 cm. Cuocete in acqua bollente per alcuni minuti.

In una padella fate sciogliere un cucchiaio di mascarpone per ogni persona (potete aggiungere anche un po’ di gorgonzola dolce), 4-5 gherigli di noce e uno spicchio di pera tagliato a pezzetti. Se il sugo vi sembra un po’ asciutto allungate il tutto con un po’ di latte.

Scolate e saltate la pasta.

Buon appetito!!!

domenica 2 dicembre 2012

Grana Padano Dop: che bontà!

                     

Il termine “GRANA” è nato originariamente per indicare un formaggio caratterizzato dalla struttura granulare della pasta prodotto nella Valle Padana fin dall’undicesimo secolo.

Il progressivo diffondersi di tale apprezzato formaggio causò l’affermarsi di alcune varietà di GRANA (Grana Lodigiano, Emiliano, Lombardo, Veneto ecc.), che furono tuttavia poi unificate nel termine “PADANO” quando - a seguito dell’istituzione delle denominazioni di origine dei formaggi, avvenuta con la legge n° 125 del 10 aprile 1954 - fu chiesto il riconoscimento della denominazione d’origine GRANA PADANO.

Una curiosità in più:

Grana Padano è fonte di vitamina B12: basti pensare che 50 gr coprono più del 75% del fabbisogno quotidiano di un adulto, interessante per chi segue una dieta vegetariana. Più basse ma non meno importanti, le percentuali di copertura dei fabbisogni in vitamina A e B2.

sabato 27 ottobre 2012

Salone del Gusto e Terra Madre 2012: i cibi che cambiano il mondo a Torino dal 25 al 29 ottobre



Quest’anno, per la prima volta, Salone del Gusto e Terra Madre sono una cosa sola: un unico grande evento che si svolge dal 25 al 29 ottobre a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Con l’edizione 2012, le due manifestazioni completano un percorso tracciato sin dal 2004 - l’anno in cui è nata Terra Madre, la rete mondiale tra le comunità del cibo - e, insieme, raccontano la straordinaria diversità agroalimentare di ogni continente, dando voce a chi coltiva, alleva e trasforma i suoi prodotti. La grande novità di quest’anno è, quindi, che la rete delle comunità del cibo di Terra Madre si apre all’incontro con il pubblico arricchendo tutto il Salone del Gusto: in questo l’evento diventa davvero unico.

Cibi che cambiano il mondo è il tema che sintetizza il Salone del Gusto e Terra Madre 2012. Le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi testimoniano come si possa rivoluzionare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo, dimostrando che possiamo fare qualcosa di buono per la nostra salute, l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità. Come immagine di questa edizione abbiamo scelto un alimento simbolo del cambiamento: la mela di Newton. Per noi è anche un invito a usare la testa nelle nostre scelte alimentari.

martedì 23 ottobre 2012

Il Raboso Piave di Cecchetto

                                                                          

L’azienda Cecchetto a Tezze del Piave produce uno dei vini dal carattere più aggressivo, più tenace, più forte.

ll Raboso Piave dimostra il suo carattere già in vigneto avendo un ciclo vegetativo molto lungo: germoglia per primo ed è una delle ultime uve ad essere raccolta. Questo lo rende un vitigno unico, fra i più tipici della DOC Piave, quasi estremo, e forse per questo lasciato in disparte, perché intimorisce per la sua natura forte e rabbiosa.

A questo straordinario vino è stato anche dedicato un inno, vero e proprio simbolo di identità, che ricorda la storia del territorio, le persone e la vita del Raboso Piave.

Per Informazioni:   info@rabosopiave.com

Zucca 1000 usi



La zucca, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, è un frutto principalmente autunnale utilizzato molto spesso anche come decorazione, ma è in cucina che da il meglio di se. La zucca infatti può essere impiegata in numerosi piatti, dall’antipasto al dolce.  Molto famosi gli gnocchi di zucca o ravioli ripieni, ma anche le torte e i risotti di zucca, per non parlare del pane. Un proverbio sulla zucca recita: “Cucinala come vuoi, ma sempre zucca rimarrà”. Si può definire un ingrediente componibile, giocare con gli abbinamenti e sprigionare la fabtasia.Un piatto da provare è sicuramente quello delle tagliatelle con la zucca, primo leggero e delicato. Per renderlo più sostanzioso potete aggiungere un terzo ingrediente a piacere, come la salsiccia o i funghi.

Sbizzarritevi!!

sabato 13 ottobre 2012

365 giorni all'anno di peperoni

              

Giallo, Rosso e Verde, di forma affusolata o più tozza, piccante o dolce: il peperone, utilizzato durante tutto l’anno, è uno dei vegetali più gustosi in assoluto per rendere un piatto unico. Il peperone si presta ad essere utilizzato crudo o cotto, ma sempre più viene anche conservato sottolio o sotto aceto: un modo originale per avere sempre l’estate in tavola, specialmente in questo periodo, dove si riscoprono i sapori autentici, della tradizione. Da non dimenticare la versione secca, che viene conservata in appositi barattoli di vetro. La storia di questo frutto, arrivato in Italia nel XVI secolo, è antica e il tempo ha reso la selezione sempre più ristretta, tanto che oggi in Italia è molto difficile trovane varietà piccanti.

In Italia, ad oggi esistono due specie protette dai disciplinari IGP e DOP: il peperone di Senise, IGP dal 1996, è tipico delle province di Potenza e Matera; mentre il peperone di Pontecorvo è DOP dal 2010. Ad essere conosciuti non sono solamente le varietà protette dai disciplinari: il Piemonte coltiva fin dall’inizio del 900 quattro varietà di peperoni: il Quadrato – cubico con quattro punte -, il Corno o Lungo – cono molto allungato che vanta anche il presidio Slow Food -, il Trottola – a forma di cuore – e il Tomaticot – tondeggiante -.

Possiamo definirlo un alimento per 365 giorni all’anno declinato in varie preparazioni e vari condimenti, si presta ad un sugo per un primo piatto, come accompagnamento per un secondo e per colorate insalate!

martedì 25 settembre 2012

Il Caffè: la filiera




La filiera del caffè è davvero interessante e poco conosciuta. La maggior parte delle persone si concentra solo l’ultima parte di questa filiera, ma è davvero curioso sapere la vita del famoso chicco profumato.

Il caffè si raccoglie attraverso due modalità: picking: si passa tra le piante e si raccolgono manualmente solo le ciliegie arrivate al giunto punto di maturazione, o stripping, qui i raccoglitori meccanici strappano dalla pianta tutte le ciliegie, non tenendo conto del gradi di maturazione.

Il caffè viene poi lavorato in due modalità: a seconda della scelta abbiamo il metodo lavato,il frutto viene spolpato demucillaginato, lavato e quindi i semi essiccati; o il metodo naturale, i frutti vengono lasciati essiccare al sole. Alla fine di questa lavorazione i chicchi sono stati trasformati in caffè verde, e verranno poi suddivisi in base a forma e dimensione.

Il caffè viene trasportato via mare alle tosterie. Per ottenere un prodotto eccellente i sacchi di juta da 60 Kg devono essere disposti in maniera da evitare il formarsi di muffa  e condensa. Arrivati in tosteria i chicchi subiscono una prima selezione attraverso un grande setaccio per eliminare le impurità per poi essere immagazzinati nei silos. L’ultima selezione viene effettuata da uno scanner che elimina i chicchi immaturi o fermentati. Ogni origine di pianta di caffè conferisce un gusto particolare alla tazzina del consumatore finale. Il segreto di ogni tosteria è il mix di piante provenienti da diverse zone che vanno a formare la miscela finale.



 Per una miscela perfetta non basta solo selezionare un’eccellente materia prima, ma serve apportare continui accorgimenti e migliorie al processo produttivo. L’ultimo passo della filiera è la tostatura, dove i chicchi di caffè verdi si trasformano in grani, bruni e friabili. I chicchi vengono portati ad una temperatura di circa 200 gradi centigradi per circa 15 minuti, il tempo che si formino circa 700 sostanze, che andranno poi a determinare gusto e aroma finale. Dopo aver perso il 20% del suo peso, il chicco viene raffreddato, lasciando gli aromi intatti. Il caffè viene poi confezionato o macinato.