domenica 19 agosto 2012

Vendemmia 2012: emergenza caldo



Non abbiamo fatto in tempo ad acclimatarci a “Caligola”, la sesta alta pressione di questa estate 2012, davvero torrida, che è in arrivo “Lucifero”, la settima alta pressione, con temperature ancora più roventi. Un andamento stagionale a dir poco critico per i vigneti prossimi alla vendemmia e che arriva dopo un giugno e un luglio altrettanto caldi e, soprattutto, privi di piogge. Un ondata di calore (paragonabile, dicono gli esperti, a quella del 2003, se non superiore) che va ad aggiungersi ad uno stato di siccità diffusa in quasi tutte le regioni d’Italia. Segnali non molto confortanti per una vendemmia già iniziata in alcune zone come la Franciacorta e che presto comincerà dappertutto con i tempi, grosso modo, di quella del 2011, e cioè in anticipo. E se dal punto di vista quantitativo il calo è ormai da considerarsi un dato certo, da quello qualitativo la raccolta 2012 non dovrebbe quasi sicuramente produrre vini memorabili.

Come riporta winenews, leader nel settore, “una situazione rischiosa per il Vigneto Italia e che dovrebbe esigere qualche misura di contrasto. Come la possibilità di una irrigazione “d’emergenza” (diversa da quella permessa “di soccorso” e destinata ai vigneti più giovani) per tamponare almeno le situazioni più gravi”. Una stagione siccitosa come la 2012, con la stragrande maggioranza delle regioni colpite, ha messo di nuovo, evidentemente, sul tappeto l’opportunità di usare l’irrigazione anche fuori dai consueti limiti imposti dai disciplinari di produzione.
E se le condizioni estreme del 2012 invocherebbero una maggiore attenzione alla conduzione presente, passata e futura dell’intero Vigneto Italia - da un “divieto” (quello sì da imporre davvero) di sfogliare le viti con condizioni di caldo intenso come quello di quest’anno, alla scelta dei terreni e delle esposizioni adeguate, dalla selezione di cloni e portinnesti resistenti alla siccità, alla buona pratica di conservare un vigneto in buona salute oltre i canonici 30 anni d vita, per produrre finalmente da vigne vecchie più resistenti alle avversità atmosferiche, fino alla scelta di zone veramente vocate per la viticoltura - l’attualità preme per conoscere almeno per sommi capi e in modo approssimativo le sorti della vendemmia 2012.

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